curd (1 of 1)Il maracuja per me è stata una scoperta relativamente recente. Ho anche scoperto ancor più recentemente – cioè oggi – che è una varietà di Passiflora. Si chiama Passiflora edulis; insomma è cugina stretta di quei meravigliosi fiori che in estate adornano anche il mio giradino.

L’aspetto esteriore di questi frutti è tutt’altro che affascinante, dunque, data la mia disamina assai superficiale, non li ho mai acquistati.

Poi galeotta fu una  vacanza alle Canarie. Lì evidentemente sono un frutto quasi nazionale : lo si trova un pò dappertutto, in tutte le forme e a poco prezzo.

M’innamorai del maracuja durante una di quelle indolenti colazioni vacanziere, consumata rigorosamente al bar dove insieme al caffelatte (il cappuccino all’estero non se pò guardà) e a un pain pain au chocolat mi portarono un frullato di maracuja.

Questo frutto ha un sapore complesso, che ricorda vagamente la pesca, ma più acidulo e con un vago sentore di qualche fiore.

Ho scoperto, in seguito, che con questo frutto si potevano fare alcune cose molto interessanti, una di queste è il curd: una cremina da mangiare direttamente nel barattolino e da leccarsi le dita…perchè in fondo al barattolo come pensavate di arrivarci? 😉

Questa è una ricetta promessa al post precedente, perché una volta realizzata ho scoperto che si può abbinare bene a tantissime altre cose (insomma, oltre alle nostre dita).

Ricetta

Ingredienti

  • Passion fruit, 8 molto polposi
  • Zucchero, 230 g
  • Burro, 120 g
  • Uova grandi, 3+ 2 tuorli
  • Sale, 1 pizzico

Sbattete lo zucchero con le uova poi aggiungete il burro fuso fatto raffreddare. Unite il sale e poi cuocete a bagnomaria sempre mescolando con un cucchiaio di legno fino a quando il cucchiaio non si velerà.

Una volta che la vostra cremina si sarà addensata per bene, versatela in un vasetto di vetro, chiudete e conservatela in frigorifero. Si mantiene per pochi giorni.