Non vi nascondo che il titolo è volutamente provocatorio, ma ciò non si riferisce solo alla ricetta, particolarmente lussuriosa, ma all’intenzione di sondare i possibili esiti (divertenti) delle ricerche sul web. Forse qualcuno si ricorderà del post su Google, le chiavi di ricerca e il conseguente approdo a questo blog.
Divertimenti – magari non troppo intelligenti – a parte, è con questo post che vorrei introdurre un argomento a me particolarmente non caro: il cioccolato. Non caro perchè non lo amo con quella visceralità che contraddistingue tutti coloro che invece dicono di amarlo, sempre e solo senza riserve. Chi lo ama così, lo ama a tutto tondo, anche i surrogati, le schifezze immonde, i prodotti commerciali a base di simil-cacao (Nutella a parte, s’intende 😉 ), i pasticci della sorellina alle prese con i suoi primi esperimenti in cucina (chiaro col cioccolato). Come se poi fosse un alimento facile.
E il mio poco (o forse relativo) amore per il cioccolato (degli altri) è indissulubilmente legato a questa difficoltà. Il cioccolato è un alimento delicato, va trattato con riguardo, sensibilità. Nonostante ciò – e contrariariamente a quella che è la sua natura esigente – viene sbattuto in ogni dove, senza considerare che gli abbinamenti con il cacao sono tutt’altro che facili e il massimo della sua bontà la si può apprezzare sempre e solo in purezza, magari con un goccio di sceltissimo liquore (un Cognac, ma anche un ottimo Whisky o una Grappa…). Il cioccolato non è un comprimario, non trattiamolo come pura guarnizione o come un “necessario” arricchimento di una torta già tronfia.
Per questa sua popolarità, di libri sul cioccolato ce ne sono in giro molti. Io non possiedo troppi libri di cucina e, fino a poco tempo fa, non possedevo nessun libro sul cioccolato. Poi un bel giorno mi son lasciata convincere dal titolo di un libro:“Cioccolato“. Un titolo semplice per un alimento complesso. Le ricette non sono tantissime, ma per la maggior parte molto originali, foto molto scure e molto belle (anche se devo essere onesta: non è la prima cosa che guardo in un libro di cucina!) e un’attenzione particolare agli abbinamenti, con l’evidente intenzione di “esaltare” al meglio questo prodotto.
Da lì questi cioccolatini. Davvero deliziosi. Deve piacere il genere, intendiamoci, soprattutto il cioccolato con il liquore e l’abbinamento scrocchiante/morbido. Se rientrate in questo profilo, non perdeteveli, credo non li lascerete mai più. Bè, a patto di riuscire a trovare materie prime di eccelsa qualità.
Sul titolo: essendo cioccolatini piuttosto liquorosi non sono adatti ai più piccini.
RICETTA (per 10 cioccolatini)
Ingredienti
- Cioccolato fondente 70% di ottima qualità, 250 gr (abbondate pure!)
- Prugne secche denocciolate, sode, polpose e in ottimo stato, 10
- Noci di ottima qualità, 5
- Liquore di ottima qualità: Cognac, Armagnac o Grappa (io ho usato un’eccellente Grappa di Brunello di Montalcino), circa 150/200 ml, devono coprire le prugne
- Acqua, 1/4 rispetto alla quantità di liquore
Adagiate le prugne in un contenitore di vetro. Scaldate il liquore senza farlo evaporare e allungatelo con l’acqua, anch’essa calda. Versate i liquidi sulle prugne e lasciatecele per 24 ore. Il livello del liquore deve coprire interamente le prugne.
Sgocciolate le prugne, “strizzatele” delicatamente e asciugatele, quindi riempitele con 1/4 di noce o mezza (a seconda della grandezza del frutto).
Ora fate fondere il cioccolato spezzettato a bagnomaria. Il cioccolato va temperato (se non siete pasticcere esperte dovrete usare un termometro). Quindi procedete così:
- Fondete il cioccolato badando che questo non venga a contatto con l’acqua del bagnomaria;
- Raggiunti i 40° circa levatelo dal fuoco e versatelo o su un piano di marmo o uno di acciaio (comunque una superficie fredda, va bene anche un grande vassoio in acciaio) e con una spatola, sempre d’ acciaio, lavorate il cioccolato (allargano e riprendendolo ripetutamente) fino a farlo raffreddare. La temperatura dovrà abbattersi fino a circa 28°. Al polso dovrà risultare freddo, alla vista inizierà a perdere un pò la sua lucentezza e tenderà a farsi più denso;
- Rimettete il cioccolato nel bagnomaria e riportate il cioccolato a 31° gradi circa. Dovrà tornare ad uno stato più fluido;
- Ora potete lavorarlo, piuttosto speditamente.
Prendente le prugne farcite con un lungo stuzzicadenti (quelli da barbeque) e intingetele – una alla volta – nel cioccolato fuso. Lasciate scendere l’eccesso sopra il pentolino e poi adagiateli su una griglia con sotto della carta forno. Sconsiglio di adagiarli direttamente sulla carta forno, se non li avete scolati bene, alla base del cioccolatino tenderà a formarsi un solido “piede” molto antiestetico. Lasciateli raffreddare, poi, senza toccarli, mettete la griglia in frigorifero e aspettate che si induriscano per bene. A questo punto potete trasferire i dolcetti nei pirottini.
Buon dopocena!
VINO CONSIGLIATO a cura di Giordana Talamona
Aleatico dell’Elba Docg
Con questa ricetta partecipo al contest di Profumi & Sapori “Il Contest a Colori” nella categoria VIOLA PRUGNA
VINO CONSIGLIATO a cura di Giordana Talamona
Aleatico dell’Elba Docg
un attimo che finisco di sbavare davanti al monitor
…
…
eccomi
U mamma … mi piacciono, eccome se mi piacciono!!!
Io non sono una di quelle che ama il cioccolato sempre e comunque. ho delle preferenze per alcuni tipi. questi li trovo sublimi, li voglio fare. descrivi il temperaggio come un’operazione semplice semplice, per me è un incubo!
Grazie per questo splendore.
un’ultima cosa, sono indecisa sul colore. le prugne, elemento principale di queste meraviglie, sono blu-viola. preferirei inserirle nell’altra categoria, che dici?
@ Stefania: il capo sei tu 😉 Non ho nessun problema a cambiare categoria se lo ritieni più appropriato…io pensavo al cioccolato, ma se pensi che sia la prugna la protagonista va benissimo anche così…:)
Il temperaggio: effettivamente non è una cosa così semplice, io ho cercato di essere schematica in modo che non ci si possa perdere ma effettivamente occorre un pò di “sensibilità” soprattutto se , come me, non si usa il termometro
ciao!
Sara abbiamo un’altra cosa in comune oltre ai dolci rustici, l’ indifferenza al cioccolato….
che non vuol dire che non mi piaccia, ma raramente lo cerco….. tu comunque vai di spatola cioccolatosa molto bene 😉 ciauzzzzzzzz
Magnifici!Amo l’abbinamento cioccolato+grappa!
ahi quel libro! 🙂
cioccolatini fantastici!
confesso che anch’io ho timore quando uso il cioccolato proprio perché volgio evitarne un uso “improprio”
Wow! che eleganti questi cioccolatini! … devono essere ottimi anche per i momenti … difficili! … one shot concentrato! 😉
Anche io ho col cioccolato un rapporto incostante:)Molto interessante questo abbinamento cioccolato-prugne secche, l’avevo già visto sul libro “Il grande libro del Cioccolato” di Sara Jayne-Stanes e m’aveva parecchio incuriosita.Posso prendertene uno?:)
stupenda ricetta, non penso sia alla mia portata…ma prima o poi la proverò…devo…è troppo goduriosa! Brava!
uhmmm!
bonissimo! excellente ricetta! anche io la proverò presto!!
complimenti!!
@ Astro: potremmo passare il tempo di una cena a rubarci la roba dal piatto 😉
@Paprika: ciao, è buonissimo, non pensavo fosse così buono. Il cioccolato aumenta enormemente gli aromi della grappa…
@Sympo: col cioccolato ogni scrupolo non è mai troppo…conosci anche tu quel libro?
@LizzY…si davvero eleganti ho pensato di “utilizzarli” anche come pensierino invece di portare il “solito” dolce.
@Ancutza..prendi prendi pure. Si il connubio è interessante non solo per il connubio di sapore ma anche di consistenza
@Elena…per temperare il cioccolato basta un pò di pratica non è una cosa così difficile.
@Anirac: grazie 🙂
chissà se ci fossi io alal tua tavola, che non cerco “apposta” il cioccolato, proprio come te, ma ti fronte a questi chi mi ferma?