tonno di coniglio

Non è che abbia tutta sta voglia di iniziare l’anno.

Il tempo passa, si invecchia e gli acciacchi si fanno via via sempre più frequenti.

Insomma, se non possiamo rallentare lo scorrere del tempo, quantomeno è necessario inziare con un comfort food, ma di quelli raffinati.

Trattasi di tonno di coniglio, un piatto tradizionale piemontese (monferrino, ad essere pignoli), con nome buffo ma davvero squisito. E ve lo dice una che ama poco, pochissimo la carne.

Il mio metodo di cottura differisce leggermente da quello tradizionale, dopo vi spiego il perché.

Ricetta

Ingredienti

  • Coniglio, 1 kg a pezzi
  • Cipolla dorata, 1
  • Carota, 1
  • Sedano, 2 gambi
  • Aglio, 8/10
  • Salvia, q.b
  • Rosmarino, q.b
  • Timo, q.b
  • Alloro, q.b
  • Prezzemolo con qualche gambo, q.b
  • Chiodi di garofano, 1
  • Bacche di ginepro, 2
  • Pepe in grani
  • Vino bianco secco, 4 cucchiai
  • Olio extravergine di oliva ligure o di media intensità.
  • Sale

Prendete un largo tegame, preferibilmente in rame o ghisa e con il coperchio, in modo che il coniglio vi stia tutto senza che i pezzi si sovrappongano. In questo tegame, mettete un pò d’acqua calcolando che la carne dovrà essere immersa, ma rimanere a filo. Quindi non dovrete fare un brodo. Aggiungete 4 cucchiai di vino bianco, le verdure tagliate, il bouquet garni con gli odori (tenedo qualche foglia di salvia per il vaso), 1  chiodo di garofano, le bacche di ginepro e qualche grano di pepe. Salate. Fate prendere bollore e poi tuffatevi il coniglio. Cuocete a fuoco molto moderato con il coperchio per circa 45 minuti o fino a quando la carne non sarà tenera. La carne si dovrà staccare dall’osso ed essere morbida, ma non cuocetela troppo, il rischio è di renderla troppo asciutta.

Fate raffreddare il coniglio nel suo brodo di cottura poi estraetelo e staccate la carne dall’osso. Non frantumatelo in pezzi troppo piccoli!

Prendete un vaso di vetro con chiusura ermetica e adagiatevi il coniglio alternadolo con salvia, spicchi d’aglio leggermente contusi e qualche grano di pepe. Ricoprite di volta in volta con abbondante olio evo e poi chiudete. Lasciate riposare in frigorifero per almeno 2 /3 giorni prima di assaggiarlo. Aggiungete olio se vedete che la carne ne assorbe.

N.b.: il mio metodo ci cottura è leggermente diverso da quello tradizionale che prevede la cottura del pezzo intero in parecchia acqua. Il mio metodo permette al coniglio di cuocere in meno tempo, il che mantiene la carne morbida e rosata,  e cuocendo in meno acqua la stessa rimane più saporita.

Un’idea è anche quella di servire il tonno di coniglio in piccoli vasi a chiusura ermetica idividuali.

tonno di coniglio