zuppa lenticchie e tartufo con cavolfiore

Necessaria premessa: per me il tartufo nero non è IL tartufo, ma una specie di succedaneo. Ha i suoi estimatori ma io non vi appartengo (forse anche sbagliando). Non è per tirarmela e nemmeno per alludere al costo che dovrebbe decretare, così a spanne, un maggior pregio. Il tartufo bianco ha tutto un altro fascino (gustativo). Anche i derivati dei due tartufi sono profondamente diversi. Fatto sta che mi hanno regalato un pò di carpaccio di tartufo nero sott’olio.

 

Ora, la Nigella che alberga in tutte noi (anche se non tutte possiamo vantare una casa a Belgravia e  un consorte proprietario della Saatchi & Saatchi)  e che emerge nei periodi di sovraccarico di qualche specie, inducendoci ad abbandonare le indolenti tempistiche dello slow food, mi ha portato a cucinare questa deliziosa zuppetta che, se non fosse per la sua realizzazione un pò troppo sbrigativa (tutto a colpi di un implacabile mixer),  potrei tranquillamente consigliare per una cena elegante (la cena elegante è per definizione un pò impegnata, anche tempisticamente).

 

Tra l’altro sto parlando di una ricetta svuotafrigo: il solito cavolfiore surgelato buono per tutte le stagioni, delle lenticchie rosse di Colfiorito selezione Oro (eh…) e un pò del prezioso contenuto del famoso baslotto, il tartufo già tagliato sottolio (anche se un pò troppo pungente per i miei bizzarri gusti). Ma a mio modesto avviso il trucco di tutta la bontà sta nel servire la zuppa a temperature diverse. Calda, ma non bollente, la zuppa di lenticchie e tiepidina tendente al freddino quella al cavolfiore su cui opportunisticamente sono andata a depositare il tartufo (che, diciamolo, sarebbe stato molto meglio se bianco).

 

Ecco, ho realizzato una cosa non solo dignitosissima ma anche buona, certo è che l’olio al tartufo bianco sparso sopra come la pioggia a marzo ne ha decretato l’indubbia superiorità.

 

Ringraziamenti: ceramiche gentilmente concesse dalla mamma.

 

RICETTA

 

Ingredienti

 

    • Lenticchie rosse di Colfiorito, 500 gr

 

 

 

    • Cavolfiore, 400 gr

 

 

 

    • Carota, sedano, cipolla – uno per ciascuno

 

 

    • Latte, q.b

 

 

 

    • Alloro, 1 foglia

 

 

 

    • Tartufo nero (fresco)

 

 

 

    • Olio al tartufo bianco, un pochino

 

 

Lasciate a bagno le lenticchie per 2 ore poi cuocetele senza sale con carota sedano cipolla e alloro. Lessate anche il cavolfiore con un pò di sale. A cottura ultimata di entrambi frullate le lenticchie con tutti gli ortaggi (carota, cipolla, sedano ma senza alloro) salate e pepate. Frullate con un pò di latte anche il cavolfiore fino a ridurlo ad una crema non troppo liquida. Versate la crema di lenticchie calda (ma non bollente!) in un piatto, versateci sopra la crema di cavolfiore (magari scegliendo ghirigori meno mistici dei miei, un bel cerchio va fose meglio) decisamente tiepidina (la mia era quasi fredda ed era ottima così) e aggiungete il tartufo in scaglie. Rifinite con un accenno di olio al tartufo (occhio… è davvero molto penetrante!) e delle fettine di pane abbrustolito.

VINO CONSIGLIATO a cura di GIORDANA TALAMONA

Orvieto rosso Doc

Un pò di cose sul tartufo. Pure qui.