gelatina di cachi e castagne Insomma come si dice o, meglio, come si scrive: cachi o kaki? E al singolare, rimane kaki o diventa kako o caco (un pò cacofonico)? Bè si dovrebbe dire kaki, sia al singolare che al plurale. Ho mangiato un kaki, ma anche ho mangiato dei kaki. Del resto è così anche per i kiwi, mica diciamo ho mangiato un kiwio, no? Però le lingue son mobili e dunque si adattano: si scrive ragout, ma da noi è corretto  dire ragù. Per lo stesso principio va bene anche caco, traslitterato all’occidentale. In ogni caso è uno dei miei frutti preferiti. Ma ho notato come sia difficilmente trattato nei dessert. Qualche anno fa, quando la gelateria Umberto di piazza V Giornate era ancora di Umberto, mi ricordo che c’era il gusto ai cachi. Delizioso. E dato che il signor Umberto era uno che amava il suo mestiere, ti diceva pure come abbinarlo e in che proporzione. Mai la stessa quantità per due gusti. Uno è sempre dominante per cui avrebbe soverchiato l’altro. E aveva ragione. Per cui, con il caco, massimo un 1/3 di cioccolato fondente rispetto al gusto frutta. Un genio!

Ma non voglio divagare oltre. Ho inventato (quando dico inventato è chiaro cosa voglio dire: ci sarà qualcun altro che lo farà pure, ma io non mi sono ispirata a nessuna ricetta)  questo dessert invernale facile e molto gradito. E’ un aspic di caco al cognac con cioccolato fondente e maron galces. Per me il cioccolato si potrebbe anche evitare, ma a mio marito piace più così. Fate un pò voi.

 

RICETTA

 

Ingredienti (per 3 aspic)

 

  • Cachi, 300 gr già privati della pelle

 

  • Fogli di gelatina, 3/4

 

  • Zucchero a velo, 50 gr

 

  • Cognac, 1 bicchierino da liquore

 

  • Cioccolato fondente, 100 gr

 

  • Panna liquida, 50 gr

 

  • Marron glacè  per la base, qualcuno

 

Mondate i cachi e frullateli. Aggiungete lo zucchero e  versate tutto in un tegamino. Cuocete a fuoco bassissimo i cachi in modo che si scaldino quel tanto da consentire alla gelatina di scioglersi. Aggiungete quindi il cognac e i fogli di gelatina precedentemente ammollati e fateli sciogliere. Mescolate benissimo! Lasciate intipidire e poi versate la purea in una formina per budini senza riempirla totalmente (io per praticità ho usato quelle di alluminio usa e getta perchè si possono tagliare e fanno uscire l’aspic senza disastri). Lasciate rapprendere un pò l’aspic e poi sbriciolate sopra a quella che sarà la base i marron glacè. Mettete in frigorigero.

 

Sformate gli aspic su piattini individuali (sconsiglio il piatto di portata perchè i marroni glassati tendono ad attaccarsi) e versate un pò di cioccolato fuso che avrete sciolto a bagnomaria con la panna liquida. Dato che non tutti amano il cioccolato (pare strano ma è così: io ne sono un esempio) potete anche accompagnare il dolce lasciando a chi lo gusterà la facoltà di arricchirlo o meno; per questo usate mini bricchini individuali.

caco o kako

Con questa ricetta partecipo al contest di About food “La frutta delle feste”

about food