Ci sono cose più belle al mondo, d’accordo. Chessò, un budino industriale perfettamente scolpito o una wedding cake dell’ultimo food coiffeur. Ma non sono tante le cose più buone delle crochette di cipolle. Sarà che io ho una venerazione tutta speciale per le cipolle, qualsiasi sia la loro provenienza. E quando dico che è il mio ortaggio preferito la gente mi guarda come se stessi scherzando.

 

La storia delle cipollle di Tropea va di pari passo con il panetto di mandorle. Mio fratello ha passato le ferie in Calabria e mi ha portato cipolle e panetto. Il panetto è riposto in una specie di reliquiario. Sono in quella angosciante situazione in cui sono perfettamente consapevole che lasciandolo lì si seccherà, ma d’altro canto non voglio nemmeno iniziare ad usarlo perchè so che – una volta finito – tocca farmi 1200 km per il procacciamento. E’ una situazione assurda, simile a chi compra le sedie del tavolo buono e poi ci lascia su il cellophane per non rovinarle, accompagnando le cadreghe verso il loro triste destino di orrore e plastica. Ahhhh…qualcuno mi liberi dal dilemma: usare o non usare?

 

Vabbè, intanto le cipolle le ho usate perchè mi sono affiorate due idee: crochette di cipolle, da una ricetta gentilmente concessa da mia mamma e una pasta con cipolle caramellate di cui sperimenterò prossimamente i possibili esiti.

 

Queste crochette, che sembrano i gomitoli di raffia, sono croccanti fuori e morbide dentro e dolcissime. Perchè ricordate, le cipolle di Tropea sono uniche!

 

RICETTE

 

Ingredienti

 

    • Cipolle grosse di Tropea, 4

 

 

 

 

    • Farina, 100 gr

 

 

 

 

    • Uovo intero, 1

 

 

 

 

    • Acqua minerale gassata fredda  q.b.

 

 

 

 

    • Olio per friggere

 

 

    • Olio extravegine di oliva, 50 ml

 

 

Affettate le cipolle abbastanza fini e fatele appassire  in 50 ml d’olio a fuoco dolce. Preparate intanto una pastella non troppo liquida con la farina, l’uovo e l’acqua minerale gassata fredda. La pastella dovrà nappare pesantemente le cipolle, per cui versate poca acqua alla volta per arrivare alla giusta consistenza. Cotte le cipolle tuffatelenella pastella e mescolate bene. Per evitare che la pastella con le cipolle si scaldi, inserite il suo contenitore in uno più grande nel quale avrete messo acqua fredda e ghiaccio. Prendete un cucchiaio e create delle quenelle, immergentele nell’olio caldo (ma non fumante) e toglietele quando avranno peso colore. Nel caso la pastella sia troppa e le crochette risultino troppo “piene”, scolate l’impasto con un colino a trama larga.

VINO CONSIGLIATO a cura di GIORDANA TALAMONA

Cirò Rosato Doc

 

 

 

 

Non indugiare, sono da mangiare subito