Definire ricetta questa cosa qui è un pò azzardato, diciamo che è la proposta per quello che io ritengo essere un buon abbinamento, magari un pò diverso, insomma un’alternativa alla vinagrette (olio-aceto), che poi è  il solito modo in cui cui noi italiani siamo abituati a condire le verdure crude e cotte. Talvolta anche con risultati incerti: per esempio, non mi è mai piaciuto il connubio asparago (cotto) olio e limone. Fatto sta che, l’abbinata olio e aceto (soprattutto quando anche l’aceto è buono e non solo l’olio…a volte ci si dimentica della parte debole della “coppia”!) è  – nella maggioranza delle volte – insuperabile, ma ogni tanto cambiare è divertente e anche opportuno.

Vabbè forse è perchè ho mal di testa, e non riesco ad impegnarmi più di tanto, o forse perchè mi piace la foto (ogni tanto capita), luminosa e con delle nuance chiare e senapate, che vi propongo questa insalatina.

Ma appunto, la senape è la protagonista di questa salsina semplicissima, che  ho realizzato con panna acida (si trova, si trova…io all’Esselunga e Bennet), sale e senape di Digione piccante (quella con la scritta FORTE). Ma potete sempre valutare se addizionare la panna con la senape all’ancienne (in grani multicolor e un pò agrodolce) o quella delicata….beh vedete voi.

Il risuatato, come vi dicevo, è niente male. Del resto non è una grande scoperta. Mi sembra di ricordare che anche in qualche super italiano vendano brodaglie dense in bottiglia, da mettere sull’insalata, elegantemente denominate dresses, e devo averle anche comprate una volta o due, ma non erano niente di convincente, il loro percorso obbligato è stato: apri-assaggia-dimentica-butta (per trascorsi limiti d’età).

Fatte in casa con ingredienti freschi e soprattutto che possiamo calibrare, sono molto più buone.

Quindi per questa salsa gli ingredienti che vi servono sono:

  • Panna acida o nella versione light, yogurt greco
  • Senape
  • Pepe
  • Sale

Che dire d’altro, io ci ho condito i crauti crudi che, anche qui, spesso e volentieri sono proposti cotti e all’aceto (bleah!) o – solo se siamo fortunati – con le bacche di ginepro (che io ho messo, pestate). Crudi e tagliati sottili mi piacciono tantissimo, sono lievemente piccantini, freschi e croccantissimi. Insomma, è il caso di provare.