Mi arriva voce che la carne la si vede poco, sia sul blog che sul desco casalingo.
Sì, è vero, poi ultimamente non è che mi sforzi molto. La voglia di cuinare è ai minimi storici. Dev’essere crisi di mezza età della foodblogger.
Cioè, è una specie di ingorgo mentale: continuare a vedere e sentir parlare di cibo, mi mette una leggera nausea. E questo ha portato a una specie di piccola rivoluzione sulla mia tavola. Ho bandito – solo alla sera – pastasciutte e risotti, a favore di minestre in brodo e zuppette. Che sia la coda lunga della mensa ospedaliera?
E c’è chi si lamenta. Probabilmente anche a ragione. Siamo passati dai pasti di Trimalcione alla cresecenza con il purè.
Oggi vi delizio con una cosa che più buona non si può. Adatta a carnivori dei più primitivi, dato che le costine di maiale, per essere degustate nella loro pienezza, devono essere agguantate con mano ferma e sbranate come sapeva fare bene l’uomo di neandertal.
Le costine suddette sono aromatizzate al miele e cotte su un letto di frutta dolce.
Ho detto tutto.
oooh, ecco.
io non ho detto nulla per decenza, ma questo sì che è mangiare! ;P
mi tolsero la carne a febbraio per motivi di salute.
ora, che comincia dicembre, mi par giusto una sollevazione alla regola, per esempio con questa degna rosticciana.
(stai meglio?)
ti tolsero la carne? :/
sto meglio…molto meglio