Pensate anche voi che gli uomini preferiscano le stronze? In questo libro l’autrice sciorina una serie di consigli su come conquistare un uomo, rendendolo docile e devoto – proprio come il Fido di casa – senza farlo scappare anzitempo con atteggiamenti servili o, peggio, abituandolo ad un’eccessiva disponibilità. Se da una parte il libro è assai divertente, dubito della sua reale utilità: primo, perché se una è “cotta” non riuscirà a mettere in pratica i preziosi quanto cinici suggerimenti; secondo, perché difficilmente una donna potrà rimanere innamorata a lungo dopo essersi trasformata in una virago e aver trasformato (ammesso che ci riesca), un indomito e selvaggio maschio, in un tenero e servizievole cucciolo di labrador.

 

Mi chiedo, però, perché escano libri di questo tipo. E come mai io li legga :D. Tuttavia qualche spunto interessante c’è.

 

E poi vi chiedo: riuscireste a presentare al primo appuntamento, a casa vostra, un aperitivo a base di pop corn e Coca Cola? Io credo di no. E siamo arrivati al punto. L’autrice suggerisce di non sprecarvi in cucina se lo scopo è quello di riempirgli la panza, per questo va bene anche il take away sotto casa. Diversamente, se si abituerà a deliziose ghiottonerie, poi le pretenderà vita-natural-durante.

 

Ma se proprio-proprio volete lanciarvi in qualche manicaretto home made, non andate più in là di una bourguignone in salsa gourmet, ovvero wurstel a dadini con kethchup e maionese, una girella per dessert e una mentina dopo il caffè (solubile), per dare il tocco di classe.
In realtà il solo scopo di tutto ciò è quello di farsi invitare al ristorante la prossima volta.

 

Ma mi chiedo, anche, come una donna possa pensare di farsi presentare a mammà, senza fare troppa anticamera, facendo della sciatteria culinaria il suo punto di forza. Voi direte che i tempi sono cambiati, che le donne si sono emancipate da certi ruoli, che nessuno si aspetta più che una moglie stia ai fornelli.
Forse, ma non in questo paese e non nella testa della maggior parte degli uomini.

 

Ma andiamo avanti.
L’autrice nella sua 3° legge del fascino dice di non sprecarsi, intanto non serve: “…la donna viene percepita come uno stimolo intellettuale nella misura in cui l’uomo non sente di avere il cento per cento del controllo su di lei…(ndr. e quindi non si aspetta che tu cucini per lui)”.
Se da una parte non posso che darle ragione, questa filosofia non è detto che si sposi necessariamente con un certo pressapochismo. In cucina e altrove. E se per i primi appuntamenti quello che invita – e paga – è lui, perché quando tocca a voi dovrebbe accontentarsi della merenda dell’oratorio?

 

Se avete superato gli “enta” e siete in cerca di marito, io non ci proverei.

 

 

Ecco un primo veloce ma d’effetto.

 

RICETTA

Ingredienti (per 2, ovviamente)

  • Vermicelli di Gragnano, 140 gr.
  • Vongole veraci, 200 gr
  • Cozze, 200 gr
  • Gamberoni o scampi, 150 gr
  • Zafferano, 1 bustina
  • Pomodorino ciliegia, qualcuno
  • Olio extravergine
  • Aglio
  • Sale
  • Pepe
  • Basilico fresco

Fate soffriggere l’aglio con olio, quando dorato aggiungete le cozze e le vongole già aperte, mantenedo da parte un pò del loro liquido di cottura già filtrato. Aggiunete i gamberoni e gli scampi sgusciati e  privati dell’intestino, (tenetene qualcuno intero per la decorazione finale) e infine i pomodorini ciliegia che si dovranno appena ammorbidire. Cucinate tutto molto velocemente, un paio di minuti.

Aggiungete il liquido delle conchiglie e fate rapprendere fino a formare un fondo di cottura denso e saporito. Pepate. Niente sale.

Cuocete gli spaghetti molto al dente in abbondante acqua salata, in cui avrete stemperato lo zafferano. Scolate. Fate saltare gli spaghetti in una capace padella insieme al sugo di mare e impiattate. Aggiungete alla fine foglie di basilico fresco.

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Ischia Forastera Doc