torta Assunta (1 of 1)Sapete chi è Assunta no? Se non lo sapete ve lo dico io: Assunta è la mia referente per i dolci.

Che abbia un talento naturale per i dolci è indubbio, ma lei non li sa solo replicare egregiamente, lei li crea. E mi spiace per gli aficionados di finger food e stuzzichini vari ma, inventare un dolce che “funzioni”, non è come inventare la bruschetta tricolore o il rotolino in pastasfoglia da aperitivo.

Bene, non molto tempo fa, fui invitata ad una cena. In qualità di esimia food-blogger ospite (qui in provincia non sono ancora giunte voci allarmanti e godiamo ancora di un qualche prestigio) mi venne chiesto, nemmeno troppo velatamente, …” tu porta un dolce”. E io, che arrivo sempre a fine pasto piena come un uovo – tanto da non riuscire quasi mai a toccare il dolce -, al dolce non ci penso mai. Quindi mi obbligarono a pensare a un dessert che mi avrebbe stuzzicato anche se piena come un uovo. Capito no?

Allora, pensa tu che penso io, ho fatto pensare Assunta, la quale mi ha proposto, nemmeno troppo velatamente… “tu porta la sbriciolata di nocciole e fichi, che qui in parrocchia se la sono divorata”.

Del resto le parrocchie (ma soprattutto i curati annessi) sono, da sempre, una riserva di palati sopraffini…

La torta è stata oggetto di bis e poi nascosta furtivamente dalla padrona di casa.

Nota! La ricetta, che è copiata paro paro dal sito de La Cuoca dentro, è stata parzialmente adattata per la difficile reperibilità di specifici alimenti (vedi cancellature).

Ah! La foto della fetta dove vedere l’interno non c’è…non sono così in confidenza con i padroni di casa da potergli portare una torta reduce da uno shooting fotografico.

 

torta Assunta1 (1 of 1)

Ricetta

ingredienti

  • Semola rimacinata di grano duro Senatore Cappelli, 250 g
  • Nocciola tonda gentile del Piemonte di Giffoni IGP tritate (non in farina), 100 gr
  • Zucchero semolato, 150 g
  • Tuorli d’uovo, 2
  • Burro freddo, 150 g
  • Limone buccia grattugiata di uno
  • Lievito per dolci, 1/2 bustina
  • Sale fino, 2 g

Per il ripieno

  • Confettura di fichi bianchi del Cilento DOP (io avevo quella fatta da Assunta), 400 g
  • Ricotta di pecora di bufala Campana DOP, 500 g
  • Tuorlo d’uovo, 1
  • Zucchero a velo, 120 g (se amate i dolci non troppo dolci riducete anche del 25%)
  • Rum scuro, 2 cucchiai

Per le nocciole caramellate

  • Preparatene più del dovuto, sono molto delicate e potrebbero rompersi nell’estrarre lo stuzzicadenti
  • Nocciola tonda gentile del Piemonte, un pò
  • Zucchero semolato, 200 g
  • Acqua, 80 g
  • Glucosio, 80 g

 

 

Sul piano di lavoro riunite la semola a fontana, le nocciole tritate, lo zucchero, i tuorli, il lievito e la buccia di limone grattugiata. Aggiungete il sale e il burro tagliato a pezzetti. Amalgamate velocemente gli ingredienti con la punta delle dita fino a formare delle briciole. Lasciate riposare in frigorifero per circa un’or
Intanto, preparate il ripieno e le nocciole caramellate.
Passate due volte la ricotta al setaccio poi, mescolatela con lo zucchero a velo, il tuorlo e il Rum.

Mettete l’acqua e lo zucchero in un tegame sul fuoco, appena inizia il bollore unite il glucosio.

Lasciate cuocere fino a quando il caramello assumerà una colorazione miele.
Infilzate le nocciole con gli stuzzicadenti e, una ad una, immergetele nel caramello.
Estraetele e tenetele sospese, lasciate colare il caramello in eccesso e depositatele su un foglio di carta forno. Dopo circa 10 minuti estraete lo stuzzicadenti con molta delicatezza.Imburrate ed infarinate una tortiera, preferibilmente a cerniera, di 24 cm di diametro.
Versate metà delle briciole sul fondo dello stampo e ricopritele con la confettura.
Versate il composto di ricotta, livellatelo bene e terminate con il resto delle briciole.
Infornate a 180° per circa 45 minuti.Lasciate assestare bene la torta prima di trasferirla nel piatto di portata.
Decoratela con una leggera spolverata di zucchero a velo e le nocciole caramellate.