Ricetta baci di Alassio (brevettata da Balzola nel 1913) Ricetta Ingredienti per 4 Nocciole piemontesi, 300 gr Zucchero, 240 gr Albumi, 2 (circa 60/65 gr) Cacao amaro, 30 gr Miele di acacia, 30 gr Panna fresca, 80 gr Cioccolato fondente, 80 gr Tostate le nocciole e poi tritatele finissime inzieme allo zucchero. Montate gli albumi a neve ben ferma e poi uniteli - senza smontarli - alle nocciole al cacao e al miele fluido. Riempire un sac a poche con una punta a stella e su una teglia foderata di carta forno realizzate delle rose di circa 4 cm. Lasciate riposare all'aperto per 24 h. Portare il forno a 200° infornare la teglia per 10/12 minuti circa (controllate a vista!). Sfornate e lasciate raffreddare i biscotti prima di staccarli dalla teglia. Scaldate la panna e aggiungete il cioccolato fatto fondere a bagnomaria. Ammlagamate. Unite a due i biscotti con una dose generosa di cioccolato. Fateli asciugare "in piedi" su una gratella altrimenti il cioccolato non ancora indurito farà scivolare il biscotto soprastante. Incartateli uno a uno in stagnola, si conserveranno meglio per qualche giorno (se riescono a durare).

La scorsa settimana sono stata a Genova, per lavoro, in un giorno infrasettimanale.

Avevo in mente un post molto poetico. Genova (che ho visto sempre di sfuggita e che mi ricorda sempre De Andrè), il sole (essì..per quanto mi riguarda ne ho le tasche piene di un clima più londinese che nostrano), il mare e la focaccia.

Tutta sta poesia è stata messa a dura prova dal tempo di questi ultimi giorni. Posso dire, in tutta tranquillità, che ormai non c’è cosa che mi abbatte di più del maltempo e soprattutto dell’incongruenza tra clima e stagione. Molto di più dei governanti incapaci o di una carbonara malfatta, giusto per dirne un paio.

Se non si fosse capito qui piove da tre giorni, dopo che la primavera ci ha fatto crudelmente annusare le sue delizie (29° la scorsa settimana).

E questi 29° me li sono goduti tutti, a Genova. Perché 29° fa subito mare, infradito e occhiale da sole.

Prima di riprendere il treno (sia mai che mi faccia la Serravalle in macchina, c’è da uscirne idrofobi), ho passeggiato per 3 km fino alla stazione, regalandomi una sorta di “collezione privata” di focacce – una per ogni panificio che trovavo – con l’intento di stilarne una classifica. Su ogni pacchettino ci ho scritto l’indirizzo del panificio e poi – sul treno  – il voto.

 

Non paga di “tanta robba” mi son deliziata anche con un classico della riviera: i baci di Alassio, notissimi dolcetti a marchio DOP.

Poi, cosa ci facciano i baci di Alassio a Genova… ma tant’è.

E’ certo che non fossero quelli più buoni possibili, dato che ad Alassio ci son stata e ho potuto assaggiare quelli di rinomate pasticcerie del centro.

Ma mai quelli della pasticceria Balzola, nei quali laboratori, ai primi del Novecento, Rinaldo – pasticcere della Real Casa sabauda –  inventa questa delizia cioccolatosa, rendendo il suo negozio gloria locale e ritrovo di golosi e celebri personalità provenienti da tutta Europa (facciamo i colti e citiamo: D’Annunzio e la Duse, Maksim Gorki, ma anche illustri “concorrenti” come le famiglie Motta e Alemagna)

Ho trovato la sua ricetta qui.

Ottima ricetta davvero, anche perchè il “trucco” di questi pasticcini sta nel non renderli eccessivamente dolci. L’equilibrio tra cioccolato, zucchero e nocciole è sempre delicatissimo. Affidiamoci a uno che la sapeva lunga.

 

 

Ricetta (brevettata da Balzola nel 1913)

Ingredienti*

  • Nocciole piemontesi, 300 gr
  • Zucchero, 240 gr
  • Albumi, 2  (circa 60/65 gr)
  • Cacao amaro, 30 gr
  • Miele di acacia, 30  gr
  • Panna fresca, 80 gr
  • Cioccolato fondente, 80 gr

Tostate le nocciole e poi tritatele finissime inzieme allo zucchero.

Montate gli albumi a neve ben ferma e poi uniteli – senza smontarli – alle nocciole al cacao e al miele fluido.

Riempire un sac a poche con una punta a stella e su una teglia foderata di carta forno realizzate delle rose di circa 4 cm.

Lasciate riposare all’aperto per 24 h.

Portare il forno a 200° infornare la teglia per 10/12 minuti circa (controllate a vista!). Sfornate e lasciate raffreddare i biscotti prima di staccarli dalla teglia.

Scaldate la panna e aggiungete il cioccolato fatto fondere a bagnomaria. Amlagamate. Unite a due i biscotti con una dose generosa di cioccolato. Fateli asciugare “in piedi” su una gratella altrimenti il cioccolato non ancora indurito farà scivolare il biscotto soprastante.

Incartateli uno a uno in stagnola, si conserveranno meglio per qualche giorno (se riescono a durare).

* ingredienti riproporzionati rispetto alla ricetta originale