povitica
Se da queste parti vedete pochi lieviti i motivi sono due.

Il primo è che sono moderatamente allergica ai lieviti. Se il prodotto è mal lievitato o mal cotto mi gonfio come un dirigibile e passo la giornata a contorcermi come un pitone. Il secondo è che se non è per me, che sono allergica, il lievitato non se lo fila nessuno.

Poi sono rimasta incantata dall’eccentrico disegno di questa brioschiona: la povitica (o potica). E’ un pane croato, buono, adattissimo per la prima colazione o la merenda di metà pomeriggio. L’abbiamo provato un pò in tutte le salse.

L’esito del test è stato questo:

– con sciroppo d’acero: il migliore; impregna il manufatto ed emerge la noce. Tanto.

– con crema di nocciole e cacao (utilizzate Nutella e Novi): abbinamento a dir poco insulso. Ch’emme credevo!

con miele d’acacia: accostamento delicato. Qui la cannella c’è e si sente. Finalmente. Forse anche con un miele di castagno…

con burro: classico. Per gente cauta.

con marmellata:

  • arancia amara (in casa mia non entra altro): cioccolato, noci, cannella e arancia…Come se vi dovessi pure dire qualcosa.
  • fragola: mmm…nì…mah…boh…sarà.
  • fichi: essì.

Dato che di povitica ne è rimasto un pò, si accettano altri suggerimenti.

La ricetta originale qui. Io l’ho un po’ rivista e non escludo che nella traduzione qualcosa l’abbia lasciata per strada. Il prodotto non ne ha risentito.

povitica
Ricetta

Ingredienti

Preimpasto

  • Zucchero, 1/2 cucchiaino
  • Farina, 1/4 cucchiaino
  • Acqua tiepida, 2 cucchiai
  • Lievito di birra, 8 gr

Impasto

  • Farina Manitoba (io W330), 280 gr
  • Latte, 120 ml
  • Zucchero, 3 cucchiai
  • Uovo, 1 grande
  • Burro, 30 gr
  • Vaniglia, mezza bacca
  • Sale, 1 cucchiaino raso

Ripieno

  • Noci, 300 gr non sgusciate
  • Cannella, 1 cucchiaio colmo
  • Cacao amaro, 1 cucchiaio raso
  • Burro fuso, 60 gr
  • Latte, 60 ml
  • Zucchero, 60 gr
  • Tuorlo,1
  • Vaniglia, mezza bacca

Topping

  • Albume, 1
  • Zucchero, q.b

Attivate il lievito. Mescolate lo zucchero con la farina, il lievito sbriciolato e l’acqua. Mescolate e lasciate a riposo per 10 minuti.

Riscaldate il latte con la vaniglia, senza farlo diventare bollente. Aggiungete lo zucchero e il sale e mescolate. Lasciate intiepidire.  Aggiungere l’uovo, il burro fuso e raffreddato e il lievito attivato. Aggiungete anche metà della farina. Mescolate.

Aggiungete altra farina e impastate a lungo. Io ho dovuto aggiungere altri 20 gr di farina rispetto alla ricetta. L’impasto dovrà diventare sodo ma morbido, senza attaccarsi alle mani.

Lasciate lievitare 1 ora e mezza o anche 2. La pasta dovrà almeno raddoppiare, meglio se triplica.

Miscelate le noci tritate fini (io ne ho lasciata qualcuna tritata grossolanamente; va a gusto), il cacao e la cannella. Scaldate il latte insieme al burro, in modo che questo si sciolga. Versate i liquidi sulla miscela di zucchero, spezie e noci. Aggiungete il tuorlo e la vaniglia. Mescolate bene.

Stendete la pasta su un canovaccio infarinato, prima con il mattarello poi tendetela con le mani senza romperla (come si fa per lo strudel). La lunghezza della pasta dovrà essere di circa 4 volte la lunghezza dello stampo da forno. Distribuite in maniera uniforme il ripieno. Se si dovesse indurire aggiungete un goccio di latte. Arrotolate la pasta dal lato lungo serrandola bene.

Imburrate e infarinate uno stampo da plumcake e adagiate il vostro “salame” sul fondo, facendogli fare una “U” e poi facendo la stessa cosa su un secondo livello. Qui il tutorial.

Spennellate con l’albume e zuccherate. Fate ripossare per 30 minuti.

Infornate a 180° e cuocete per 15 minuti. Poi, abbassate a 150° e cuocete per altri 45 minuti circa.

Aspettare mezz’ora prima di sformare il pane. Spennelate con burro fuso.

 

povitica
• Consuma Moderatamente •

C’è chi pensa bio, chi pensa “Carne? No grazie“, chi pensa stagionale. C’è una lunga fila di liberi pensatori. E hanno tutti i loro sacrosanti motivi.

Ma io vorrei dirvi una cosa. Anzi la lascio dire a loro. Leggetelo, però…