torta bertolina crema

Allora, torta da evitare se: vi siete appena fatte la french manicure, uscite trulle-trulle dopo 2 ore di sbiancamento dentale, dovete ricamare lini candidi.

Fatta l’onesta premessa ora passiamo alle domande: perchè un’altra torta bertolina? Beh, intanto perché l’altro giorno l’ho vista, per la prima volta in vita mia, in un luogo che non fosse la cucina di zia Pina e, udite-udite, precisamente alla Coop di Vigevano, nel banco pasticceria fresca; che stia diventando famosa anche fuori provincia?

Poi, come accennato un’anno fa (qualcuno si ricorda qualcosa?), siccome la mia torta bertolina (non perdetevela, è qui eh!) è proprio solo mia e di pochi altri eletti – embè oh! …carpita, trattenuta per anni, difficoltosamente concessa (anche per evidenti limiti di stagionalità) – ho voluta provare anche quella più comunemente accettata.

torta crema

Quindi, su questa torta odierna, io non ho davvero molto da dire (oddio l’ho già detto pochi post fa…) sennonché è la versione della torta bertolina più diffusa a Crema, nel cremasco, forse anche nel cremonese, sicuramente quella che, in zona, si trova in panificio, in pasticceria (benchè sia torta da forno) e alla sagra della bertolina.

Oltre ad andare ad ingrassare la collezione di uva fragola del mio blog, questa torta ci finisce per essere quella inserita nel solito disciplinare comunale e per avere un ingrediente che su di me ha sempre grande fascino: non solo l’uva fragola,obviously, ma la FARINA DI MAIS!

Ora magari vorrete anche il mio giudizio. Ecco, io preferisco la mia, ma mi rendo conto di essere comicamente parziale. Provatele tutte e due, poi fatemi sapere voi.

Ricetta

Torta bertolina

Ingredienti

  • Farina 00, 350 gr
  • Farina di mais fioretto, 150 gr
  • Uva fragola, 500 gr già nettata
  • Olio evo, 2 cucchiai
  • Zucchero semolato, 80 gr
  • Sale, 1 presa
  • Lievito di birra 12 gr*
  • Acqua , q.b (circa 300/350 cl)
  • Zucchero a velo per guarnire

Esecuzione

Preparate l’impasto unendo le due farine con 50 gr di zucchero, l’olio evo e il lievito sbirciolato e sciolto in poca acqua. Iniziate ad incorporare acqua poca alla volta, poi unite il sale. Andate avanti a incorporare acqua fino a quando otterrete un impasto molto morbido (ma non acquoso). Fate lievitare l’impasto per un’ora circa o comunque al raddoppio del suo volume. Prendete l’impasto e uniteci una parte di uva mescolando (circa la metà), il resto distribuitelo sopra facendolo affondare bene nella pasta con le dita. versare sopra il restante zucchero semolato.
N.B. la torta è molto poco dolce e devo dire che a me piace così, ma se volete una torta e meno una focaccia, aumentate lo zucchero almeno di 40 gr.

Mettete in forno per 45 minuti circa o fino a doratura della superficie. Sformate e spolverizzate abbondantemente con zucchero a velo.

* in molte ricette che ho trovato in rete si parla di lievito per dolci per poi dirmi che bisogna farla lievitare per un’ora. Posso pensare solo ad uno svarione, anche se non escludo che questa torta si possa benissimo fare con il lievito chimico. In tal caso ovviamente, non aspettate un’ora, è ovvio che l’impasto non si gonfierà mai. 🙂