gelato sangria

Non voglio star qui a fare la falsa modesta, devo riconsocere che ogni tanto qualche idea mi riesce proprio bene. Magari mi accadesse sempre e in tutti i campi dello scibile!

Gelato.  Complice il caldo di questi giorni e la conseguente poca fame sto perdendo qualche centimetro di circonverenza e il che non può farmi che piacere.

Indi, ritengo di potermi concedere qualche gelato. Lo so che non son discorsi da fare in un blog mangereccio, ma io ricordo sempre quella che diceva che non si è mai troppo ricchi e troppo magri (che rimane una battuta della duchessa di Windsor Wallis Simpson e non di Coco Chanel o di Oscar Wilde)… Comunque, considerando che il gelato lo faccio io, in casa, con la mia bella Gaggiolona, l’offerta che mi faccio è davvero irresistibile anche a costo di riprendere tutti i cm. 🙂

Ma non solo, la novità è che ho trovato il neutro per fare il gelato in una confezione umanamente gestibile e non in quei baslotti per gelaterie del centro o per i bulimici del sorbetto: 200 grammi giusti-giusti per l’uso casalingo e per tutta la stagione.

Ecco il gelato alla sagria bianca, davvero irresistibile!

Stoviglie e tovaglioli di carta di IKEA

RICETTA

Ingredienti

  • Pesche a pasta gialla, 500 gr + ½ per ogni commensale

 

  • Arancia, grosso e sugoso

 

  • Limone, 1

 

  • Zucchero, 150 gr

 

  • Neutro, 8 gr (1 cucchiaino e mezzo circa)

 

  • Vaniglia, 1 bacca

 

  • Chiodo di garofano, 4/5

 

  • Cannella, un cucchiaio raso

 

  • Spumante Brut dolce, 300 cl

Tagliate a fettine le pesche, l’arancia e il limone privando questi della buccia e della pellicina bianca. Mettete tutto in una capace coppa e “condite” con le spezie, tutte, lo zucchero e poi versateci sopra il vino bianco. Schiacciate leggeremete la frutta in modo che il vino vi rimanga il più possibile a contatto. Coprite con pellicola e lasciate macerare per 4 ore. Ora frullate la frutta nel suo liquido.  Aggiungete il neutro (il frullato andrebbe versato sopra) e sbattete con un frusta energicamente. Non esagerate con il neutro. L’alcol abbatte il punto di congelamento quindi al limite riducetene un pò.

Inserite il frullato nella gelatiera e azionatela attenendovi alle sue istruzioni. Potrebbe darsi che il gelato non si solidifici perfettamente per via del vino…continuate a far girare il gelato fino a che non si sia rappreso perfettamente, ma badando di non fondere il motore della macchina. Se invece usate il freezer ricordatevi di girare il composto ogni 15 minuti circa partendo dai bordi esterni.

Prima di impiattare preparate la pesca grigliata o se preferite caramellata. Nel primo caso scaldate la piasta e poi sbattetetci su la pesca fino a che si sarà ben ammorbidita. Dato che il frutto dovrà cuocersi molto bene senza bruciare troppo fuori, vi consiglio di scaldare bene la piastra ma poi di moderare la fiamma. Nel caso siate dei golosoni e preferiate la pesca caramellata mettete in una pentola antiaderente, ad occhio, un pò di zucchero,  posateci sopra la pesca e  accendete la fiamma. Fatela girare un paio di volte per parte fino a quando il frutto non sarà morbido e lo zucchero sciolto e ambrato (non bruciato!!!). Impiattatela tenendo la pesca con l’incavo verso l’alto e riepitela di gelato.