spaghetti alla milanese burro e limone
Che poi ci fosse anche uno spaghetto alla milanese è un fatto che mi ha messo di fronte ad un’imbarazzante verità. Anche quando si arriva a sperare di sapere proprio tutto della propria cucina, si scopre poi che questo tutto è solo un qualcosa.

Ora questi spaghetti mi sono giunti all’orecchio da una soffiata proveniente da questa voce, ma che evocava alcune reminiscenze leggiucchiate qua e là. Gualtiero Marchesi l’ha riportato alla ribalta  – tanto che lo proporrà al Marchesino – dopo un lungo oblio in cui era finito questo gioiello della cucina milanese. Dico oblio perchè io non solo non lo conoscevo, ma non l’ho mai nemmeno sentito nominre. E certo il web non aiuta. Alla voce  “spaghetti alla milanese” esiste anche una versione curiosamente “pseudo-siciliana” con pangrattato e acciughe.

Ma scavando ancora nella memoria o forse associando solo due ideuzze buttate a casaccio ho pensato a quella che è la base della gremolada, un condimento piuttosto articolato, con burro, prezzemolo, limone e aglio e che in Lombardia viene utilizzato per condire carni, rognone, ossibuchi e ora, scopro, anche la pasta. Insomma il mistero di questa antica ricetta si è quasi dissolto, o meglio, questa è la modesta interpretazione che ho dato alla sua genesi. Magari verrò smentita nuovamente.

Intanto vi dico che la mia variazione sul tema è l’uso del burro salato delle Fattorie Fiandino. L’idea di un piatto talmente semplice da mettere in difficoltà qualsiasi cuoco poco attento, fa capire quanto l’importanza di ingredienti di primissima scelta sia qui fondamentale.

RICETTA (per 2)

Ingredienti

  • Spaghetti, 160 gr
  • Burro salato Fattorie Fiandino, 60 gr.
  • Limone bio grosso, 1
  • Prezzemolo fresco, 2 cucchiaini
  • Grana padano, 2/3 cucchiaini

Cuocere la pasta in acqua legermente salata, scolarla bene e al dente e aggiungere, a crudo (!) il burro, mescolare la pasta con limone grattuggiato e prezzemolo. Impiattare e aggiungere un cucchiaino e mezzo di grana padano a testa.