tonno pesce in crosta

Sono rimasta una single (si dice ancora?) per diversi anni, poi il mio principe azzurro mi ha rapita e sono diventata la regina di una villetta bifamiliare in Lomellina. Insomma, storie che di certo non capitano tutti i giorni. Ma quando si arriva a trentanove anni suonati succedono due cose: affiorano le zampe di gallina e si sfaldano coppie di amici. E il mondo si riempie di single di ritorno. Sapete, non dovrei dirlo, ma trovo questa cosa tristissima. Gente che è stata sposata per quindici anni è improvvisamente fiondata in un modo che non riconosce più (il matrimonio volente o nolenete ti cristallizza un pò). All’inzio fatica a muoversi, poi, se non riprende una vita di coppia abbastanza velocemente, si ritrova a cinquant’anni a ballare la macarena con il professore del figlio o a fare il viveur cinico vestito come Little Tony.

Niente di male per carità, posto che la mia è una voluta esagerazione (giusto per tranquillizzare i permalosi). Ma anche io ho fatto parte di questa nutrita bolgia e dopo i primi entusiasmi ho capito che la cosa non faceva per me. Ma cosa mangia il/la single? Spesso vive ad aperitivi e quando vai a casa di un/una single non ti devi aspettare molto di più. La proposta al femminile è l’insalatona (di pasta o verdura) o la torta salata (pratica, perché si mantiene anche per i giorni a venire). L’uomo invece ama la vita facile: il sugo pronto della mamma o l’Insalatissima con l’ultima trovata di marketing, l’isy pill (dico, ma un nome meno scemo no?). Almeno questo era il prodotto di punta sullo scaffale di mio marito quando era ancora un baldanzoso single. Ma ho trovato anche bidoncini di dado granulare, agglomerati di fagioli e tonno alla messicana pronta per l’uso e un shushi fai-da-te. Il tutto da mangiare stravaccato davanti al tv.

Ora io due cosine le so pure fare, quando gli chiesi di farmi un brodino perché non stavo troppo bene capii che stava andando alla deriva. Quindi qualche consiglio ai single per l’emergenza dell’ultimo minuto. Se siete a casa da soli non frega a nessuno di cosa avete nel piatto. E probabilmente neppure a voi. Ma se arriva la zia-collega-amica-vicina di casa, qualcosa che non sia sempre la pizza surgelata dovete presentare.

Ecco qualcosa che lascerà tutti (o quasi) sorpresi: la vostra figura di tonno in crosta (il che può essere interpretato in svariati modi).

Uscendo dall’ufficio passate al super e comprate (Ingredienti):

  • Trancio di tonno che sia alto almeno due dita, da 500 gr.

  • Pistacchi già pelati 200 gr

  • Mandorle salate, 10

  • Pan grattato, 4 o 5 cucchiai

  • Aglio, 1 spicchio

  • Origano

  • Sale

  • Pepe

Tagliate la spessa fetta di tonno a strisce di circa 2 dita (i lati del parallelepipedo dovranno essere uguali) e passateli in una panatura fatta in questo modo: tritate non troppo finemente mandorle e pistacchi. Tostate il pangrattato in un filo d’olio, poi prendetene la metà e mettetelo nel bicchiere di un mixer con l’aglio. Azionate il robot e condite ciò che avrete ottenuto con l’origano. Poi unite ciò al restante pan grattato e alla frutta secca sminuzzata. Salate e pepate. Ora prendete i vostri tranci di pesce e premeteli sulla panatura da tutti i lati.

>Consiglio! Un trucco per evitare che la crosta si stacchi è quella di mischiare la panatura a dell’albume leggermete sbattuto, altrimenti ungete con olio evo i  tranci e passateli nella panatura suddetta.

Scaldate una padella (non deve fumare!)  antiaderente con un filo d’olio e cuocete il pesce 1 minuto per parte. L’interno dovrà intiepidirsi ma non cuocersi.

Subito in tavola e buona serata!

VINO CONSIGLIATO a cura di GIORDANA TALAMONA

Forastera Ischia Doc – Casa d’Ambra